Pioniere dei record. Con la passione per l’informatica fin dalla giovane età, Marco Caldarazzo ha saputo costruire aziende, tre fino a oggi, che hanno precorso i tempi, come quando con la sua Nocable SpA, agli inizi degli anni 2000, è diventato il primo operatore a ricevere l’autorizzazione per l’utilizzo delle frequenze condivise. La prima impresa che fonda è la GNC, acronimo di Global Network Communication, società di servizi informatici che partecipa alla startup di Wind e poi entra nella sua rete. È l’avvento del wifi che provoca una svolta alla sua carriera imprenditoriale. Con la fondazione di Nocable SpA cavalca le opportunità dell’allora nuova
tecnologia portando il wifi negli eventi a Milano: “Mi guardavano come un marziano”, ricorda.
Sono anni intensi per Marco che con la sua azienda collabora con la Fondazione Ugo Bordoni sul decreto del 2003 della Legge Gasparri per la liberalizzazione dell’utilizzo delle frequenze wifi. Con Nocable arrivano grandi soddisfazioni, come quando il brand diventa sponsor della
Campionato Mondiale di Moto GP per Aprilia, allora guidata dal compianto Marco Simoncelli, e manca per poco l’acquisizione da parte di un fondo di Dubai. Poi la voglia di fare altro lo porta a lasciare Nocable per poi fondare Airlan, la sua società attuale. “Abbiamo iniziato con una sperimentazione di un sistema di videosorveglianza – sottolinea Caldarazzo – con tecnologia
Wimax, poi, da lì, siamo passati all’offerta di connettività in quartieri “digital divisi” nel comune di Ercolano”. Oggi la sua società porta la connettività a privati nel comune di Torre del Greco, fino ai margini della Penisola Sorrentina. “Internet per noi è ancora un diritto sebbene – conclude l’imprenditore – la Rete sia cambiata tanto negli anni. Da strumento di libertà è diventata uno strumento di controllo”. Info: www.airlan.it
LoRaWan scrive il futuro dei provider indipendenti Quando parla di LoRaWan, gli si illuminano gli occhi. “Per gli operatori indipendenti è una straordinaria opportunità di mercato” – spiega Marco Caldarazzo, responsabile del progetto LoraWan per Assoprovider. LoRaWan è una rete di telecomunicazione wireless ideale per supportare le tecnologie nell’ambito dell’Internet delle Cose. “Parliamo di un mercato di oltre 25 miliardi di sensori – continua Caldarazzo – per questa tecnologia, che è open, consuma poco e ha bassi costi di implementazione”.
Industria, agricoltura, domotica, logistica, sono tanti gli ambiti nei quali, grazie alla tecnologia, gli operatori indipendenti potranno costruire servizi. E poi c’è tutto l’indotto delle smart cities.
Pensiamo all’utilità di LoRaWan per le amministrazioni pubbliche, dal controllo dell’illuminazione pubblica e, in generale, in tutto il settore delle reti elettriche intelligenti, alla protezione contro gli incendi, con sensori da applicare nelle aree boschive, fino alla sensoristica per limitare l’inquinamento nell’atmosfera. “La tecnologia rappresenta un’alternativa soprattutto per i tanti colleghi che iniziano a sentire la pressione degli operatori wireless che stanno aggredendo il mercato. Il nodo, tuttavia, resta la burocrazia in quanto l’Italia non ha ancora recepito la decisione della Commissione Europea che chiede di armonizzare lo spettro radio per il futuro utilizzo di sistema di Internet delle Cose, nelle bande 868-876 MHz e 915-921 MHz. È solo una questione di tempo – conclude Caldarazzo – e noi di Assoprovider stiamo studiando e sperimentando la tecnologia per farci trovare pronti”.

Giancarlo Donadio