Da decenni Assoprovider promuove e applica il concetto di prossimità come unico strumento in grado di garantire un mercato con le medesime opportunità per tutte le diverse tipologie dimensionali di operatori/imprenditori ed in tutte le diverse tipologie di territori indipendentemente dalla densità delle utenze.
Fin dalle origini di internet quando i pochi imprenditori pioneri evangelizzano sui diversi aspetti della digitalizzazione e ancora non esistevano quelli che successivamente sarebbero diventati i capitalisti della sorveglianza descritti ed individuati dal celebre testo di Shoshana Zuboff il servizio di accesso era sempre accompagnato dai servizi applicativi che facevano uso della connessione come ad esempio la posta elettronica e da servizi per di supporto alle creazione di nuovi servizi come era l’hosting e l’housing.
Quindi da sempre tra i fornitori di accesso si trovano anche i fornitori di quello che oggi viene chiamato CLOUD (ossia un nome nuovo che alle origini quando Google, Amazon, Facebook nemmeno
esistevano indicato come servizio di hosting housing)
È per questo che Assoprovider ha nel suo DNA la tutela anche di queste figure e guarda con enorme preoccupazione che per l’ennesima volta la politica abbia deciso che con il contributo economico della
collettività (PNRR) si debbano agevolare le multinazionali del capitalismo di sorveglianza in danno del pluridecennale tessuto imprenditoriale nazionale che anche se alcuni esperti ignorano è perfettamente in grado di fornire il medesimo livello di prestazioni sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico.
Il problema è sempre lo stesso e cioè la costruzione di bandi che definiamo “Highlander” perché sembrano fatti apposta per garantire che “alla fine di produttore ne resti uno solo” ma questo è l’esatto contrario dell’interesse collettivo che viene pesantemente danneggiato dai monopoli sia in termini di prestazioni economiche sia in termini di evoluzione tecnologica oltre ad essere in violazione dell’articolo 3 comma 2 della nostra costituzione che impegna il nostro stato a rimuovere per ogni singolo cittadino e quindi per ogni tipologia di imprenditore gli elementi che ne ostacolino la sua piena realizzaizione economica e quindi lo stato dovrebbe impegnarsi per l’esatto contrario alla concentrazione delle sue commesse su pochi privilegiati soggetti in alcuni casi autori di odiose ed anticoncorrenziali
operazioni di elusione fiscale.
Negli ultimi mesi a questo danno se ne stanno aggiungendo altri che essendo asimmetrici colpiscono più pesantemente gli imprenditori nazionali a tutto vantaggio delle multinazionli.
L’Energia è un elemento indispensabile per il funzionamento di tutta l’infrastruttura digitale tanto che si parli della infrastruttura di accesso quando delle infrastrutture di elaborazione in special modo
quella distribuita sui territori.
La sovranità digitale italiana passa quindi necessariamente dalla tutela dei consumi energetici dei gestori degli accessi e dei datacenter che hanno la caratteristica di dover essere H24/24×7 perche senza di essi cessano anche funzionare anche tutte le reti di monitoraggio di servizi essenziali.
Tutela che deve essere garantita nello stesso identico modo ad ogni singolo fornitore digitale indipendentemente dalla sua dimensione e dalla entità dei suoi consumi.
Dino Bortolotto – Presidente Assoprovider